Zabaglione
Si tratta di un preparato energetico e nutriente la cui ricetta è stata inventata casualmente a Scandiano (Reggio Emilia). Il nome Zabaglione è di estrazione francese e deriva da “buillon”, un termine ereditato dai Francesi durante le occupazioni militari.
Nel 1560 a Scandiano, stremate, si accamparono le truppe comandate da un certo “Giovanni da Buglione”, che una sera ordinò ai soldati di cercare un po’ di cibo nelle campagne vicine. I tempi però erano davvero bui, c’era poco da razziare fra la povera gente ed i soldati poterono raccogliere solo uova, farina e vino bianco. Il comandate fece mettere tutti gli ingredienti in un pentolone e li mescolò sul fuoco: ne uscì un brodo caldo e denso che piacque enormemente e cancellò la grande stanchezza. Quella sera era nato il “brodo di Giovanni” ed i soldati ripetereno la raccolta le sere seguenti dicendo ai contadini di Scandiano che gli ingredienti servivano per fare la “buillon de Jan”, presto il nome traslò in “Janbujon” fino ad arrivare a “Zabaglione”, derivazione italiana dall’antica invenzione scandianese. Oggi lo zabaglione, si fa col vino Marsala perchè quello bianco e dolce usato nella ricetta originaria del cinquecento, viene lavorato e diventa spumante (mentre a quei tempi doveva essere bevuto subito per non farlo diventare acido).
Ingredienti (per 4 coppette):
4 tuorli
4 cucchiai di zucchero
6 cucchiai di vino bianco o marsala
Preparazione:
mettete in una casseruola con il manico tutti gli ingredienti. Mettetela poi in un altra pentola più grande contenente dell’acqua calda, portate il tutto sul fuoco e con l’aiuto di un frullino montate lo zabaglione fino a quando sarà diventato soffice, gonfio e leggero stando attenti a non farlo bollire. Servite subito
Alcuni amano aggiungere un biscotto tritato o un amaretto perché nei bujon l’elemento base era il pane raffermo.
Fonte: www.emiliaromagnaturismo.it
https://www.1000ricette.net/dolci/zabaglione/Dolcizabaglione,zabaione
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